Descrizione
Un verbo, una parola, un atto: camminare. Sì, andare, vivere. Una forma di vitalità. Che si intenda l’attrazione per la diserzione di Rimbaud o l’inarrestabile malinconia errante di Sebald, di sicuro è qualcosa che c’entra con l’ispirazione. Edgardo Scott racconta aneddoti e vite di autori e pensatori che hanno fatto del camminare la ragione più autentica della propria creatività.
– Il flâneur non sembra essere consapevole di ciò che fa, di ciò che è. Si abbandona come un medium, una marionetta, allo spirito della città che lo trascina per le sue strade. Tuttavia, ci sono degli imitatori. Tutti vedono flâneurs ovunque, tutti sono dei flâneurs. Non può essere così. Il flâneur è associato al dandismo, a un determinato momento storico. L’ultimo furore della borghesia, la fine del XIX secolo, l’inizio del XX. Quell’intervallo di grazia che precede il crollo degli imperi moderni. –
Traduzione di Alessandro Gianetti
—
«Edgardo Scott mette assieme una banda internazionale di pellegrini, scrittori, camminatori,
e ci accompagna nelle pagine della grande letteratura».
Marino Magliani