Descrizione
Tra il 30 maggio e il 13 giugno 1984 sono successe due cose che non sarebbero mai dovute succedere. Iniziano con la sconfitta allo Stadio Olimpico dell’AS Roma durante la finale della Coppa dei Campioni, ai rigori, contro il Liverpool.
Finiscono con i funerali di Enrico Berlinguer, l’uomo a cui era legato il cambiamento del più grande Partito Comunista europeo a pochi giorni dalle elezioni comunitarie.
Quelli e quelle che c’erano dicono che sono stati i quattordici giorni durante i quali Roma, la città del rumore e della caciara, è stata zitta come non lo era mai stata.
Dagli scontri per la ricerca del biglietto al rientro a casa dopo la sconfitta, dal corteo funebre a Piazza San Giovanni del segretario del Partito Comunista, al ricordo di Agostino Di Bartolomei, il capitano di quella Roma, che si suicida dieci anni dopo quella finale: una continua ricerca di senso che si ritrova nelle voci e nei ricordi di chi in quei giorni ha vissuto nella città più silenziosa della sua storia.
Può un lutto essere elaborato in maniera collettiva e poi trasformarsi in racconto?
Tutto quello che non doveva succedere è lo studio dell’acustica di un lamento collettivo che dal 1984 ancora rumina i quattordici giorni più tristi e silenziosi di un popolo.