Descrizione
Denito Elio, cognome prima del nome, si ritrova suo malgrado implicato in un giallo.
I capitoli, che si alternano tra l’interrogatorio e le indagini, portano il lettore alla ricerca della Verità, mettendo in luce la figura di un intellettuale che si definisce un Recuperato: recuperato dal robivecchi Calabò, recuperato dalla Ditta presso cui lavora sentendosi uno schiavo – ma meno schiavo di altri; però Denito Elio, detto il Nano, è ancora in bilico tra l’uccidere e l’uccidersi.
Uccidere Leo, che incarna la fine dell’ideologia marxista, la Rivoluzione-Che-Tanto-Non-Scoppierà per colpa di quel rivoluzionario da salotto dei ricchi tra un Picasso e la tappezzeria di damasco. Uccidere Leda, che corre da una parte all’altra secondo le direttive della Ditta, soggiogata a cambiamenti che non modificano se non in peggio la società e i suoi lavoratori, quei Recuperi che servivano a nascondere ambiguità e il dilagare di contraddizioni interne ai partiti promettendo ventata di novità.
Uccidere per uccidersi.