IRAN UNDER 30. RACCONTI

16.00

Editore: ALESSANDRO POLIDORO EDITORE
ISBN: 9788885737877

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Descrizione

Iran under 30, un’antologia di giovani scrittrici e scrittori iraniani, un inaspettato e vivido spaccato dell’Iran raccontato dalle nuove generazioni a cura di Giacomo Longhi e con la prefazione di Ginevra Lamberti. Traduzioni dal persiano di Melissa Fedi e Federica Ponzo.

Il libro
L’incontro tra un’aspirante scrittrice e un anziano scrittore, un ragazzo che sui mezzi pubblici fa di tutto per provocare gli altri, la pandemia raccontata da una bambina delle campagne del Caspio oppure da un’insegnante che per fare lezione da remoto si rintana nel retrobottega di un locale di narghilè, una storia d’amore (o manipolazione) tra Tehran e il Giappone, un misterioso tesoro e un patto tra amici? Scelti da due dei maggiori autori iraniani contemporanei, Mahsa Mohebali e Mohammad Tolouei, i racconti di Iran Under 30 portano il lettore nel vivo del laboratorio letterario dell’Iran, con richiami sia all’antica e ricchissima cultura persiana sia ai modernismi della short story americana, offrendo attraverso le voci delle nuove generazioni un ritratto sfaccettato, e forse inaspettato, di un paese spesso raccontato per contrapposizioni.

Autori e autrici
Mohaddeseh Javadi, Yasin Kiyani, Fatemeh Jeyafzam, Saman Sadiqzadeh, Zahra Godarzi, Mostafa Amiri, Ghazal Mohammadi, Fatemeh Piravi Vanak, Sahand Ebrahimi, Matineh Iqaiy, Amir Mohammad Mohaddesi, Sepideh Khaksar.
Giacomo Longhi è traduttore dal persiano e dall’arabo. Dottorando in studi iranici all’università La Sapienza di Roma, ha studiato anche a Venezia, Aleppo e Mashhad. Sono sue le versioni italiane di alcuni classici della letteratura persiana del Novecento, come Pietra paziente di Sadeq Chubak (Ponte33/Ismeo 2022) e Sinfonia dei morti di Abbas Maroufi (Brioschi 2023), oltre alle traduzioni di numerosi autori contemporanei tra i quali l’omanita Jokha Alharthi e gli iraniani Mahsa Mohebali, Mohammad Tolouei, Mostafa Ensafi, Mehdi Asadzadeh.
In copertina una foto di Pietro Masturzo, vincitore nel 2010 del World Press Photo Picture of the Year per il suo lavoro in Iran.