IL LADRO DI LIBRI

17.50

Autore: A. TOTA.P.VAN HOVE
Editore: COCONINO PRESS
ISBN: 9788876182754

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COD: 9788876182754 Categoria:

Descrizione

La doppia vita di Daniel Brodin, giovane poeta parigino col vizio di rubare libri, sospeso tra il mondo dell’alta letteratura e i bassifondi della piccola criminalità.

Un romanzo d’avventure dove si fondono esistenza boehemienne, umorismo e tragedia.

“Il ladro di libri” racconta le avventure di Daniel Brodin, giovane poeta nella Parigi del dopoguerra, che conduce una doppia vita tra il mondo della letteratura alta e una sgangherata avanguardia artistica i cui confini si confondono con quelli della criminalità parigina. I due mondi si incontreranno con esiti disastrosi per la vita del protagonista. Un ritratto della giovinezza francese del dopoguerra, all’ombra dell’esistenzialismo, tra boheme, alcol, droga e i continui espedienti per non essere integrati nella vita “normale”.

Parigi, 1953. Daniel Brodin, giovane poeta sconosciuto diventa una stella della scena letteraria parigina in seguito a un plagio. Il suo segreto è però scoperto da un singolare aristocratico che decide, almeno per il momento, di tenerlo nascosto. Il plagio non è l’unico vizio di Daniel Brodin: il giovane ruba infatti compulsivamente nelle librerie della capitale, finché, fuggendo da un libraio inferocito, si imbatte in Gilles e Linda, membri di una sedicente avanguardia artistica legata al sottobosco criminale parigino. Daniel comincerà una vera e propria doppia vita tra la Parigi letteraria e un mondo a lui sconosciuto fatto di alcol, personaggi bizzarri e piccoli crimini, fin quando la situazione diventerà ingestibile e sarà costretto ad abbandonare la città dopo un furto in un appartamento che finisce in tragedia.

“Il ladro di libri” è un romanzo d’avventure, in cui umorismo e dramma si fondono. È il ritratto di un’epoca che annuncia la nostra, e di una giovinezza contestataria che da lì a poco sfocerà nella protesta del Maggio ’68.

Ritratto di gioventù nel dopoguerra, nella libertaria Parigi capitale delle arti e del jazz, tra alcol, droghe e incontri con Sartre, Simone de Beauvoir, Miles Davis.
L’ostinato rifiuto di una vita “normale”. Una confusa protesta che sfocerà nel Maggio 1968.