Descrizione
Ambientato nella Harlem italiana di fine secolo, il romanzo narra l’avvincente epopea degli immigrati italiani in America. Il fuoco che hanno dentro, che brucia nella loro carne, mette in moto una trama fatta di affari e vicende amorose in grado di intrappolarli in un turbine emozionale mentre cercano di adattarsi alla loro nuova vita. Tutto ha inizio a Villetto, in Italia, quando la protagonista Agnese Filoppina partorisce il figlio del prete Gelsomino Merlino e, pur subendo il disprezzo del paese, sposa il sempliciotto Michele Dantone e parte con il piccolo Giovanni per l’Harlem italiana. Non avendo mai amato veramente il marito, Agnese conserva il suo affetto per il rivale in affari Antonio Farinella e Padre Gelsomino, che fugge dall’Italia poco dopo la partenza di lei per andare in America. Nel frattempo, la donna si dà da fare e costruisce un vero e proprio impero immobiliare e, anche se per farlo deve utilizzare mezzi spesso discutibili, ottiene il riconoscimento degli immigrati italiani e provoca nel marito nullafacente un cocente sentimento di vergogna. Mentre questi personaggi inseguono senza sosta l’amore e il denaro, motivati dal ?fuoco nella carne?, il giovane Giovanni Dantone cerca di trascendere dal suo ambiente prosaico attraverso l’arte.
Garibaldi Mario Lapolla, nato a Rapolla nel 1888, è stato uno scrittore lucano. Nel 1890 la sua famiglia emigrò a New York e il giovane Lapolla crebbe a East Harlem. Terminati gli studi, Lapolla si dedicò all’insegnamento di materie come grammatica, letteratura americana e letteratura inglese. Le sue prime pubblicazioni sono riconducibili a quel periodo: pubblicò infatti una serie di testi da usare in classe. Lapolla scrisse anche romanzi, opere teatrali, racconti e poesie. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Fire in the Flesh (1931); Miss Rollins in Love (1932); e la sua opera più nota, The Grand Gennaro (1935). Con le sue opere, Garibaldi Lapolla si ritagliò uno spazio di rilievo nella letteratura d’immigrazione accanto a nomi di autori come John Fante, Pietro Di Donato e Arturo Giovannitti.