Descrizione
«A nessuno è permesso dimenticare che tra il 1949 e il 1952 ha avuto luogo in Romania l'”esperimento” che ho cercato di descrivere e che una delle isole più terribili dell’arcipelago dell’orrore si chiamava Pitesti.» – Virgil Ierunca
Virgil Ierunca racconta uno dei più complicati esperimenti di disumanizzazione che la nostra epoca abbia conosciuto. L’esperienza penitenziaria qui ricostruita è avvenuta tra il 1949 e il 1952, durante il governo comunista, nel carcere di Pitesti, in Romania, a circa cento chilometri da Bucarest. A Pitesti sono rinchiusi soprattutto giovani, universitari e liceali, arrestati per motivi diversi, ma tutti sospettati di “pensiero nemico”. Il carcere diventerà il luogo della loro “rieducazione” politica e morale. Saranno picchiati, umiliati, torturati, fino a quando dichiareranno loro stessi di pentirsi e di essere cambiati, di essere diventati “uomini nuovi”. E come prova della loro conversione interiore, i torturati saranno costretti a torturare i loro migliori amici.
«Uno dei più complicati esperimenti di disumanizzazione che la nostra epoca abbia conosciuto.» – François Furet.