Descrizione
Durante l’occupazione nazista dell’Italia, tra il settembre 1943 e il maggio 1945, migliaia di ebrei italiani furono traditi, arrestati e deportati nei campi di sterminio. Chi furono i responsabili di questo crimine? Quali furono i rapporti tra nazisti e fascisti nella persecuzione degli ebrei? Quali procedure misero in atto questi “specialisti dell’odio”?
Basandosi su materiale d’archivio in gran parte inedito e sulle acquisizioni della storiografia italiana e straniera più recenti, questo libro ricostruisce la prassi della persecuzione e le dinamiche di collaborazione che le forze d’occupazione tedesche instaurarono con gli apparati fascisti. Lo studio, prendendo in considerazione alcune zone specifiche – Roma, Milano, Torino, Genova, Firenze, Bologna, Trieste e le due province al confine di Como e Varese –, mette anche in luce il contributo che non pochi cittadini italiani comuni diedero, attraverso delazioni, tradimenti e violenze, al piano nazista di sterminio.