FUGA D’UN CONDANNATO NELL’ALLEGORIA

14.00

Autore: Anonimo
Editore: LA NOCE D’ORO
ISBN: 9791280726049

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Descrizione

FUGA D’UN CONDANNATO NELL’ALLEGORIA
Ecbasis cuiusdam captivi per tropologiam

Traduzione e note di Francesca Raiti

TESTO A FRONTE

Presumibilmente scritto a Treviri, in Germania, o nel monastero di St.Evre a Toul, in Francia, tra il X e l’XI secolo, l’Ecbasis è un’opera tuttora misteriosa. Scritta forse da un monaco di buona e vivace cultura, è il primo esempio di fiaba con animali antropomorfi del medioevo europeo. Il suo manoscritto fu scoperto dal maggiore dei fratelli Grimm, Jacob, che subito lo presentò come un testo sorprendente. L’enigma, la molteplicità, la rappresentazione di un mondo doppio in tutto, nonché l’elusività a facili categorizzazioni, ne fanno qualcosa di unico di cui Gustavo Vinay disse: «è la sola compiuta commedia dell’Alto Medioevo».

L’una dentro l’altra, l’Ecbasis è la narrazione di più fughe, diverse eppure uguali, simmetriche nella struttura concentrica con cui sono presentate: la fuga di un monaco dal suo dovere, di un vitello dal suo recinto, di un lupo dal suo ruolo di guida, del racconto dalla sua trama, di un poema dal vero.

Più contrappuntistico che armonico l’Ecbasis sta su quella traccia che va da Esopo e passa per Aviano, il Romulus, i favolisti medievali e dall’Ysengrimus, dal Renart, giunge fino a La Fontaine con la sua versione della stessa fiaba qui narrata – Il Leone, il Lupo e la Volpe.

Questa traduzione ne è il frutto appassionato e affascinato, lontana dai canoni ma vicina alla gelosa generosità dell’originale.

Chiude il volume una nota musicologica di padre Alberto Murena.