Descrizione
L’arrivo di Jakov Uzelkov, pseudo-giornalista alla ricerca delle notizie più succulenti per i suoi lettori, segna per Veniamin Maly?ev ?Ven’ka? e i suoi compagni della Polizia investigativa di Dudari l’inizio della storia che più di tutte segnerà la loro vita. Uzelkov è pronto a tutto per farsi grande agli occhi del mondo, mentre Ven’ka possiede un’umanità così grande da arrivare a soccombere sotto il peso dell’esistenza. Tra i due ragazzi nasce una rivalità, d’amore e d’intelletto, che porta le loro esistenze a intrecciarsi inesorabilmente. In un contesto di transizione post-rivoluzionaria, tra i disordini causati dai banditi e la fragile affermazione del regime sovietico, Ven’ka si rende conto che l’ideale comunista che lo anima è spesso distorto dalla brutalità delle istituzioni e dalla logica spietata del potere. Nilin costruisce un romanzo che mostra come la crudeltà non sia solo quella violenta dei banditi ma anche quella fredda e sistemica dello Stato. Crudeltà è un’opera che anticipa i temi del dissenso sovietico, riflettendo sull’impossibilità di restare eticamente puri in un sistema che punisce chi sceglie secondo coscienza.
Pavel Filippovich Nilin, nato a Irkutsk nel 1908, è stato uno scrittore, drammaturgo, sceneggiatore e giornalista sovietico. Il suo debutto letterario risale al 1936, quando pubblicò una serie di racconti sulla rivista ?Novy Mir?. Nel 1939 rielaborò A Man Goes Uphill (Chelovek idyot v goru), un romanzo sui minatori del Donbass che uscì sul grande schermo con il titolo A Great Life e che gli valse il Premio Stalin per la sceneggiatura. Di lui ricordiamo anche About Love (O lyubvi, 1940), Going to Moscow (Poezdka v Moskvu, 1954) e The Trial Period (Ispytatelny, 1955).