Descrizione
E c’erano gerani rossi dappertutto raccoglie alcune tra le numerose voci del panorama letterario nordamericano contemporaneo, in un vero e proprio viaggio attraverso il loro patrimonio identitario, sulle tracce dell’esperienza migratoria familiare e personale.
Una antologia eterogenea dal punto di vista geografico e anagrafico, concepita sulla base di elementi ben definiti, come l’origine etnica e il genere socialmente inteso e che ospita percorsi artistici differenti.
Le autrici, tutte di origini italiane, fanno i conti con il proprio passato familiare, presentando percezioni diverse della propria identità all’interno di entrambe le comunità, quella di arrivo e quella italiana d’origine.
Il risultato è un’opera multiforme, sospesa tra retrospezione e introspezione, caratterizzata da una pluralità di sguardi in cui ciascuna scrittrice, a modo proprio, disseppellisce un personale forziere dai fondali di un oceano di memorie e sensazioni, parole e silenzi. Per riportarlo a galla con narrazioni piene di onestà e coraggio.
Anche la letteratura etnica si è nutrita talora di retorica spruzzata di folklore, di nonne e ricette e pregiudizi. Qui no. Ovvero, ci sono le nonne e le ricette e i pregiudizi, ma comunque il lettore giudichi questi testi, non pensiamo avrà dubbi sulla loro onestà. La sofferenza nel rievocare il dramma dell’immigrazione, la nostalgia, il faticoso recupero delle radici ma pure i profumi, la musica, l’ironia sono sempre autentici, freschi, vibranti. Le nonne non sono figurette da cartolina ma donne coraggiose, il cibo non suscita labili ricordini coreografici ma assume significati possentemente proustiani, il pregiudizio non viene raccontato per far spettacolo, per creare a tutti i costi indignazione o commozione, ma per dar forma al dolore.
Ilaria Serra ed Emanuele Pettener