Descrizione
Protagonista emblematica della storia d’Israele, ricordata da alcuni con affetto e da altri con biasimo, amata o detestata, ma sempre e comunque considerata iconica e quasi leggendaria, Golda Meir è stata la prima premier donna, e finora l’unica, alla guida dello Stato d’Israele, segnandone per sempre, con la sua forte personalità e le sue scelte politiche, l’identità e il destino.
Nata a Kiev in epoca zarista, seguì prima la famiglia negli Stati Uniti per poi trasferirsi da adulta in Palestina, territorio all’epoca sotto il protettorato britannico.
Animata da spirito pionieristico e dal sogno socialista sionista, Golda ha scalato pian piano tutti i gradini del Mapai, il partito laburista, prima come membro di un kibbutz, poi come segretaria e impiegata del sindacato dei lavoratori, fino ad arrivare alla carica di ministro del Welfare, degli Esteri e infine ad assumere il ruolo di primo ministro dal 1969 al 1974.
Famosa per i suoi aforismi, le sue frasi tranchant e la sua schiettezza, Golda ha rappresentato un’epoca, quella dei padri – e grazie a lei anche delle madri – fondatori dello Stato ebraico.
Questa biografia di Elisabetta Fiorito ne ripercorre le tappe essenziali, personali e politiche, con un’attenzione particolare ai rapporti con l’Italia, all’incontro con Aldo Moro e all’amicizia con Pietro Nenni.