Descrizione
Dall’anno della sua pubblicazione in italiano (nel 1947 in edizione integrale) a opera di Fernanda Pivano, l’Antologia di Spoon River è un testo che ha appassionato più di una generazione di lettori.
In molti si sono successivamente adoperati per «traghettarlo» nella nostra lingua, ma, fino a oggi, non era nota una versione di quel grande poeta e finissimo traduttore che è stato Roberto Sanesi.
In realtà, dopo un primo contatto con Masters sullo scorcio degli anni ’50, in occasione di una fortunata antologia di poeti americani curata per Feltrinelli, nel 1986 Sanesi pubblicò una traduzione di tutti i 243 epitaffi, senza però firmarla.
È solo grazie al paziente lavoro di una giovane studiosa, Federica Massia, sui materiali del Fondo Sanesi del Centro manoscritti dell’Università di Pavia che ci è oggi possibile attribuirgliela con assoluta certezza. Frutto di una lunga militanza nell’ambito della cultura di lingua inglese e di una instancabile riflessione sul significato profondo dell’atto traduttivo, il lavoro di Sanesi permetterà a molti di leggere in una nuova luce il capolavoro di Edgar Lee Masters.
Nei 243 epitaffi che compongono l’Antologia, le voci dei morti di Spoon River non rivelano soltanto le ipocrisie e le contraddizioni di una cittadina nord-americana di inizio ‘900, ma mettono a nudo una condizione di infelicità e di smarrimento che in qualche modo appartiene a ogni essere umano.