Descrizione
– Amuleti tascabili contro il logorio della vita contemporanea. –
Il protagonista fa colazione. Questo è.
La sua postura è quella dell’osservatore incallito, seduto a un tavolo del Bar 103 con un giornale tra le mani e gli occhi socchiusi a mezza palpebra, sempre pronti ad abbandonare l’inchiostro delle notizie per soffermarsi sui movimenti della mattina e delle persone che la abitano. Uno sguardo quasi immateriale, che guadagna un corpo solo quando il danese alla crema incontra il morso aprendosi al palato.
Tra le pagine di Taccuini della Colazione il bar è teatro: un luogo di stazionamento e di passaggio, di dirottamenti e di lotta ai giornali, di sperimentazioni semiotiche e di entropia linguistica. Ma, soprattutto, il bar è territorio di colazione, «momento fondativo della giornata e quindi della vita».
La lingua dei pensieri di Frank Solitario è irriverente e muscolosa, oltre che lunghissima. Tra neologismi pirotecnici e citazioni divertite, l’ironia è una pioggia obliqua che non risparmia nemmeno chi tenta l’ombrello.