Descrizione
La protagonista di questo romanzo si sveglia spesso di notte per fare pipì, ha il terrore dei bagni pubblici, teme di non riuscire a trattenerla quando è in viaggio e sempre, sempre, rintraccia minzioni rappresentate ovunque, nelle pinacoteche come nelle riviste d’arte contemporanea o al cinema.
Al pari degli Inuit, poi, crede che la vescica sia la sede della sua anima. Ed è proprio lì, infatti, che individuera` le ragioni di una felicita` trattenuta, di un piacere sospeso.
Irriverente e contemporanea, la storia qui raccontata – intervallata da digressioni in cui l’Autrice ci diverte con un florilegio di scenari in cui la vescica e` protagonista, anche se spesso non ce ne accorgiamo – e` un inno alla liberazione, nelle relazioni sociali come nel rapporto con il proprio corpo.
UN ROMANZO IRRIVERENTE E CONTEMPORANEO
UN NUOVO PUNTO DI VISTA DEL FEMMINILE, ANCORA PIU` SINCERO